Gian Antonio Stella consiglia chè l’“Onorevole Speroni legga questi libri”, ciò è libri sui poveri emigranti dell’Italia d’un secolo fa, perchè “eviterà così di ripetere le cose indecenti che dice sugli emigranti”. Io ritengo chè invece c’è un libro molto più rilevante al dibattito che l’onorevole Stella dovrebbe leggere. |
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“Il Campo dei Santi” del romanziere francese Jean Raspail, scritto in 1973, descrive la tiepidezza delle élites occidentali davanti a una massicia “invasione dei deboli” assai simile alla situazione di oggi. Gli sforzi di Stella di moralizzare il dibattito, pretendendo che per ragioni di “decenza” l’Italia di oggi deve permettere ai africani ciò che alcuni paesi d’immigrazione magari permisero ad alcuni Italiani 100 anni fa, somigliano un po alle tattiche descritti da Raspail con cui le élites cercano di fuggire dalle sue responsabilità. Non sanno o non osano proporre soluzioni che potrebbero effettivamente proteggere i legittimi interessi dei suoi popoli. Gli traditori del bene commune bisognano imporre un bavaglio moralistico perchè hanno pecati da coprire. Le leggi non vengono dal cielo ma sono fatti per proteggere interessi con mezzi adeguati e proporzionali. Nel romanzo di Raspail emergono situazioni dove sparare è l’unico mezzo adeguato che rimane. Oggi non siamo ancora quà. Ma occorrebbe respingere i navi e, laddove non si riesce a farlo, incarcerare tutti quei già arrivati e farli scontare la pena per il reato d’immigrazione clandestina in modo organizzato (su scala commerciale), e poi tenerli in carcere fin al loro rimpatrio. Anche il diritto d’asilo si dovrebbe, semmai, esaminare solo in forma sommaria, in carcere. Se ci sono norme europee contrari, l’Italia dovrebbe cercare di aggirarle con decreti d’emergenza e poi cambiarle in sede europea. Se se ne farebbe carica, potrebbe ottenere la solidarietà degli altri paesi europei. In ogni caso sarebbe meglio essere criticato per una soluzione adeguata e proporzionale che di esserlo per la furbezza con cui il governo Italiano adesso sta rovinando il sistema Schengen. Il problema o si risolve in Italia o non si risolve. Europeizzarlo significherrebbe aumentarlo e renderlo insolubile. Come scrive oggi Galli Della Loggia, l’ortodossia europeista è sempre più incongrua rispetto ai scenari emergenti. Ulteriori Informazioni
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